Introduzione
PARTE PRIMA
Premessa
CAPITOLO 1
A DIFESA CIVILE: STORIA ED EVOLUZIONE
Introduzione
1.1 La Difesa
1.2 …Civile
1.3 Il XX secolo e la nascita della Difesa Civile moderna
1.4 Le problematiche del XXI secolo
1.5 La Difesa Civile nel panorama europe
1.5.1 La Francia
● La cooperazione civile - militare
1.5.2 Regno Unito
● Organismi e strutture operative anglosassoni
1.5.3 Germania
1.5.4 Svizzera
1.6 Il futuro: la Difesa Civile europea
1.6.1 Il meccanismo di cooperazione europeo
1.6.2 Il ruolo futuro dell’Europa
CAPITOLO 2
LA DIFESA CIVILE IN ITALIA
Introduzione
2.1 La Difesa Nazionale
2.2 La Difesa Civile nella Difesa Nazionale
2.3 I settori della Difesa Civile
2.4 La Cooperazione Civile-Militare
2.4.1 Funzioni della Cooperazione
Civile-Militare (COCIM)
2.4.2 Parametri della cooperazione civile militare
2.5 La Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta
(DCNAN)
2.5.1 Principi, scopi e modalità della DCNAN
CAPITOLO 3
STRUTTURA E COMPITI
Introduzione
3.1 I documenti ufficiali
3.1.1 Un nodo irrisolto
3.2 Struttura della Difesa Civile Italiana
3.2.1 Strutture di vertice
3.2.2 Strutture centrali
3.2.3 Strutture periferiche
3.3 Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e della Difesa
Civile
3.4 Organizzazione della risposta del C.N.VV.F alle emergenze chimiche,
biologiche e nucleari
3.4.1 Il modello organizzativo
3.4.2 La risposta della prima partenza
3.4.3 La figura dell’esperto provinciale
3.4.4 Il nucleo risolutivo e la direzione delle operazioni
3.4.5 Il modello procedurale – gli otto passi
CAPITOLO 4
PIANIFICAZIONE DI DIFESA CIVILE
Introduzione
4.1 Previsione, Prevenzione e Soccorso
4.1.1 Previsione
4.1.2 Prevenzione
4.1.3 Soccorso e superamento dell’emergenza
4.2 Piano d’Emergenza
4.2.1 Struttura di un Piano
4.2.2 Parte generale
4.2.3 Lineamenti della Pianificazione
4.2.4 Modello d’intervento
4.2.5 Vita di un Piano
4.2.6 Informazioni alla popolazione
4.3 Piano Provinciale di Difesa Civile contro Attacchi NBCR
4.3.1 Parte Generale
4.3.2 Presupposti del Piano ed inquadramento del Rischio
4.3.3 La Minaccia NBCR
4.3.3.1 Minaccia Biologica (B)
4.3.3.2 Minaccia Chimica (C)
4.3.3.3 Minaccia Radiologica e Nucleare (R-N)
4.3.4 Competenze Istituzionali
4.3.5 Il ruolo delle Sale Operative “112-113-115-118” (SS.OO.)
4.4 Attivazione del Piano d’emergenza Modello d’Intervento – Procedure
Operative
4.4.1 Zone d’intervento
4.4.2 Attività di Soccorso
4.4.3 Informazioni alla popolazione e ai media
4.4.4 Ipotesi di Attacco
CAPITOLO 5
SCENARI E MINACCE: DAL TERRORISMO ALLE PROBLEMATICHE FUTURE
Introduzione
5.1 Aggressività e terrore
5.2 Concetto di Terrorismo
5.2.1 Definizione di terrorismo
5.2.2 Storia del terrorismo
5.3 I molti terrorismi
5.4 L’Islam
5.4.1 La Shari’a
5.5 Il terrorismo Islamico
5.5.1 Le radici storiche
5.5.2 Le radici religiose
5.5.3 La questione palestinese
5.6 Terrorismo fondamentalista
5.6.1 Caratteri della Guerra Santa: Giha
5.7 I principali gruppi islamici fondamentalisti
5.7.1 Gruppo Islamico Armato (G.I.A.)
5.7.2 Gruppo Salafita per la Predicazione ed il Combattimento (G.S.P.C.)
5.7.3 Il Movimento Islamico Radicale
5.7.4 Guppo Ansar Al Islam
5.7.5 Al Qaeda
5.8 L’11 Settembre 2001
5.8.1 La reazione dell’Occidente
5.8.2 Il Pericolo per l’Occidente
5.9 La situazione italiana prima del 11 settembre 2001
5.9.1 Profili di minaccia collegati allo scenario internazionale
5.10 L’Italia dopo l’11 settembre 2001
5.10.1 Terrorismo interno ed internazionale. Caratteri Generali
5.10.2 Terrorismo internazionale
5.11 Analisi della realtà terrorismo in Italia
5.11.1 Il fenomeno del terrorismo islamico in Italia: cenni generali
5.11.2 L’aggiornamento delle valutazioni sulle modalità operative dei gruppi
terroristici di matrice islamica
5.11.3 Le moschee
5.11.4 Il finanziamento
5.11.5 Collegamenti con la criminalità comune e/o organizzata
5.12 I fattori di rischio per l’Italia
5.13 Conflitti futuri e nuovi scenari di Difesa Civile
PARTE SECONDA
Premessa
CAPITOLO 6
LA PROTEZIONE CIVILE IN ITALIA
Introduzione
6.1 Le origini
6.1.1 Il medioevo e la nascita degli Ordini di carità
6.1.2 Risorgimento ed unità d’Italia: la nascita dello Stato italiano
6.1.3 Italia repubblicana
6.2 La Protezione Civile attraverso l’evoluzione del suo quadro normativo
6.2.1 Gli inizi del ‘900
6.2.2 Gli anni ’60 e la centralità del Ministero dell’Interno
6.2.3 1970: La prima Legge di Protezione Civile
6.2.4 Gli anni ’80 e le grandi catastrofi italiane
6.2.5 La nascita del Servizio Nazionale della Protezione Civile
6.3 Il Servizio Nazionale
della Protezione Civile
6.3.1 Le componenti del Servizio Nazionale
6.3.2 Le strutture operative
6.4 Il volontariato di Protezione Civile
6.4.1 Il cammino del volontariato di Protezione Civile
6.4.2 Le organizzazioni a carattere nazionale
CAPITOLO 7
SCENARI DI RISCHIO
Introduzione
7.1 La ricerca della Sicurezza
7.2 Concetto di Sicurezza
7.3 Il Rischio (RISK)
7.3.1 F: la Frequenza
7.3.2 M: la Magnitudo
7.4 Tipologie di Rischio
7.4.1 Catastrofi: calamità e disastri
7.5 Calamità 239
7.5.1 Rischio Sismico
7.5.2 Rischio Vulcanico
7.5.3 Rischio Incendi Boschivi
7.5.4 Rischio Idrogeologico
7.6 Disastri
7.7 Rischi tecnologici
7.7.1 Rischio Industriale
7.7.2 Interventi preventivi
7.7.3 Interventi protettivi
7.7.4 Rischio Nucleare e Radiologico
7.7.5 Rischio trasporti
7.8 Rischi Sociali
7.8.1 Rischio NBCR
7.8.2 Tipologie di attacco
7.8.3 Agenti biologici e chimici
7.8.4 I falsi allarmi
264
7.8.5 Rischio Grandi Eventi
7.9 Rischi Sanitari
7.9.1 Rischio Epidemie
7.9.2 Rischio maxi emergenze mediche
7.9.3 La centrale operativa 118
CAPITOLO 8
IL METODO AUGUSTUS
Introduzione
8.1 Il metodo Augustus
8.2 Piano d’Emergenza
8.2.1 Struttura di un Piano
8.3 Criteri per la pianificazione nazionale di emergenza
8.3.1 A - Parte generale
8.3.2 B - Lineamenti della pianificazione
8.3.3 C - Modello di intervento
8.4 Criteri di massima per la pianificazione provinciale di emergenza
8.4.1 A - Parte generale
8.4.2 B - Lineamenti della pianificazione
8.4.3 C - Modello di intervento
8.4.4 Le funzioni di supporto
8.5 Criteri di massima per la pianificazione comunale di emergenza
8.5.1 A - Parte generale
8.5.2 B - Lineamenti della pianificazione
8.5.3 C - Modello di intervento
8.5.4 Vitalità di un piano
CAPITOLO 9
GESTIONE DELLE EMERGENZE
Introduzione
9.1 Emergenza
9.1.1 L’organizzazione
9.1.2 Il ciclo dell’evento
9.2 Coordinamento
9.2.1 Inquadramento normativo
9.2.2 La figura del Prefetto
9.2.3 I luoghi del coordinamento
9.2.4 Centro Funzionale
9.2.5 Centro Operativo
9.3 Comunicazioni
9.3.1 Gli aspetti della comunicazione
9.3.2 Rapporti con la stampa: l’incaricato
9.3.3 Il comunicato stampa
9.4 Risorse
9.5 Aree di Emergenza
9.6 Il Soccorso
9.6.1 Il cantiere di soccorso
9.6.2 La fase di soccorso e assistenza
9.7 Il Triage
9.7.1 Protocolli di Triage:START E CESIRA
9.7.2 Il triage Secondario
9.7.3 Il Posto Medico Avanzato (P.M.A.)
9.7.4 Figure chiave dell’area medica
9.7.5 La zona di decontaminazione
9.7.6 Modalità di decontaminazione
9.7.7 Noria di Evacuazione
9.8 Interventi Psicosociali
9.8.1 Reazioni psicologiche delle vittime
9.8.2 L’equipe psicosociale per le emergenze: EPE
9.8.3 Il Referente dell’equipe psicosociale
9.8.4 I destinatari del soccorso psicosociale
9.8.5 Il triage psicosociale
CAPITOLO 10
PROBLEMATICHE FUTURE
Introduzione
10.1 Cataclismi
10.1.1 Impatto con comete ed asteroidi
10.1.2 Super vulcano
10.1.3 Mega tsunami
10.1.4 Inversione dei poli
10.2 Clima
10.2.1 Surriscaldamento globale
10.2.2 Ondate di calore
10.2.3 Il mutamento dei pattern di piovosità
10.2.4 Scomparsa dei Ghiacciai
10.2.5 Innalzamento del livello dei Mari
10.2.6 Estinzioni
10.2.7 Processi irreversibili
10.2.8 Nuova era glaciale
10.3 Ecocidio
10.3.1 Acqua
10.3.2 Aria
10.3.3 Suolo
10.3.4 Intossicazione planetaria
10.3.5 Carestie
10.4 Disastri
10.4.1 Nanotecnologia
10.4.2 Pandemia
10.4.3 Super germi
Bibliografia
Abbrevazioni e acronomi |