Voglio raccontarti una storia
che mi ha visto protagonista a gennaio di
quest’anno.
E’
una fredda domenica di gennaio, fuori
nevica ed io sono comodamente
seduto davanti al PC navigando senza una precisa
meta tra Facebook, Youtube, ed altri siti ad “elevato
contenuto scientifico” .
Ad
un tratto un forte bagliore, un tuono e la stanza
piomba nel buio più totale.
Non mi perdo d’animo, prendo la torcia elettrica,
scendo al piano terra e riattivo l’interruttore
generale.
Tornato su, al terzo piano, tutto sembra funzionare
regolarmente, mi rimetto al pc e mi rendo subito
conto che lo sbalzo di tensione ha bruciato il
Router ……. addio Internet!
OK, non drammatizziamo, una domenica senza
WEB non è la fine del mondo, ne
approfitterò per riordinare la mia libreria che
ormai mia moglie descrive come una massa informe di
carte varie da cui emergono, di tanto in tanto,
libri e riviste.
Spengo il PC e comincio subito a rovistare nella
montagna di carte.
Sarà stato il freddo, la crisi d’astinenza da
internet, o la peperonata di qualche ora prima,
ma ad un certo punto, sfogliando alcuni degli ultimi
libri acquistati, comincio a fare strani pensieri:
Questo libro di geotecnica è fatto molto bene, però,
almeno la metà dei contenuti è già presente in
quell’altro libro acquistato l’anno scorso; avrei
volentieri acquistato solo i capitoli 7, 8 e 9,
quelli che parlano delle NTC/2008 e degli Eurocodici,
tutto il resto è già ampiamente trattato in altri
testi simili.
Come sarebbe bello poter acquistare solo le pagine
del libro che reputiamo più utili e interessanti,
perché dobbiamo
acquistare un intero libro se ci interessano solo
alcuni capitoli?
L’idea di poter acquistare un libro “a pezzi” mi
tortura tutta la notte, sogno un negozio di libri
trasformato in un mercatino rionale con gente che fa
strane ordinazioni: mi
dà 200 grammi di idrogeologia e 250 grammi di
geotecnica ma senza le prove penetrometriche,
ed il libraio che, senza fare una piega, prende il
libro, individua le pagine riguardanti l’argomento
richiesto e dopo averle strappate e spillate le
consegna al cliente in uno di quei cartocci gialli
che si usano al mercato del pesce.
Non ricordo quanto durò il sogno ma vi assicuro che
la nottata fu veramente lunga.
Il
lunedì seguente, l’idea dei “libri
a pezzi” mi ronzava ancora per la testa,
dovevo fare qualcosa, dovevo confrontarmi con
qualcuno più esperto di me, presi il telefono e
chiamai la responsabile di redazione della EPC
Libri, gli descrissi il sogno, e dopo una lunga
serie di risate e di commenti ironici sulla
nottata passata al mercato del pesce mi disse:
va bene, proviamoci, trovami un libro che possiamo
“vendere a pezzi” e verifichiamo direttamente se il
sistema funziona.
Ecco il risultato della mia idea,
I libri di Faustino Cetraro
fatti a pezzi per te
|